Fu nel 1618 a Costantinopoli, all'epoca in cui i cognomi non esistevano o quasi, che un certo Avedis, cercando di trasformare vari metalli in oro, scoprì una miscela di acciaio, rame e bronzo che rivelava sorprendenti proprietà acustiche. Naturalmente i cembali erano noti fin dai tempi antichi, ma la qualità del suono ottenuta da Avedis superava tutti gli strumenti preesistenti.

La reputazione dell'artigiano gli affibbiò quindi un soprannome, Zildjian, che significa figlio del fabbricante di cembali (zil = cembalo, dji = fabbricante e ian = figlio di), perché suo padre Kerope faceva il ramaio al palazzo ottomano di Costantinopoli e anch'egli fabbricava cembali.

Nel 1623, il sultano Murad IV autorizzò Avedis Zildjian a lasciare il palazzo per installare una propria fabbrica di cembali nel quartiere di Samatya a Costantinopoli. Da quel momento, la sua attività non fu più confinata alla fornitura per le forze militari ottomane, ma si estese anche alle chiese greche e armene che usavano i cembali per arricchire di solennità le cerimonie religiose.

Proseguendo nella sperimentazione sui cembali artigianali ed esportando un poco ovunque nel mondo, Zildjian ha meritato fama internazionale grazie al know-how, all'alta qualità dei prodotti e alla ricchezza di strumenti musicali che offre a batteristi e percussionisti. Emigrata nel XX secolo, in fuga dalle guerre, la società ha ormai sede negli Stati Uniti.

Con quasi 400 anni di storia, Zildjian è una delle aziende più antiche del mondo e soprattutto il principale produttore mondiale di cembali. Il marchio è rinomato per i suoi cembali che associano versatilità, qualità e solidità.