Thierry Escaich : Night’s birds - su testi di John Dowland
Cori a 4 voci miste e/o pianoforte/organo e ensemble - Cori misti
Autore :
John Dowland
Night’s Birds, per coro e violoncello, trae ispirazione da due canzoni di John Dowland: Flow my tears e Can she excuse my wrongs, ma è soprattutto l’atmosfera cupa e disperata della prima poesia che guida l’evoluzione formale dell’opera.
Più volte, la ritmica più leggera, ternaria e sincopata della seconda canzone (che evoca questo mondo delle passioni e delle lotte ancora possibili) tenta di imporsi come una sorta di ricordo appena deformato della versione originale di Dowland, ma ogni volta è per ricadere nell’universo gelido e senza speranza di Flow my tears, il suo lirismo nero ossessivo e i suoi intrecci di linee discendenti spesso cromatiche.
Solo la fine lascia apparire una sorta di serenità mista ad abbandono come un canto venuto dall’aldilà degli inferi. Lo stile polifonico ricorda allora quello del Rinascimento inglese e una musica più diatonica conclude il pezzo, appena sfumata da sparsi frammenti del clima precedente. Il violoncello, dopo essere stato spesso integrato nel discorso vocale, o aver gareggiato con le voci nell’aspetto declamatorio (come un doppio coro) o ancora dopo aver servito da base ritmica all’insieme, chiude il pezzo con un canto etereo e lento, come una luce in questo notturno tormentato.
Commissione di Vocello. Prima esecuzione il 17 agosto 2016, durante il Festival del Périgord Noir a Saint-Léon-sur-Vézère, da Henri DEMARQUETTE (violoncello) e l’Ensemble Sequenza 9.3 sotto la direzione di Catherine SIMONPIETRI.
it 
