Billaudot PEPIN CAMILLE - ENERGIE BLANCHE, BLEU LOINTAIN
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Billaudot PEPIN CAMILLE - ENERGIE BLANCHE, BLEU LOINTAIN
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Descrizione
Questo nonetto si ispira alla serie Energia bianca di Fabienne Verdier. Sullo sfondo liscio e blu notte delle tele si stagliano tratti di pittura bianca, come una forza opposta. Nel corso dei quadri, questa energia evolve in ondulazioni notturne fluide o ruvide, in scintillii leggeri, in nuvole vaporose o in crepitii. Le tele sembrano piene di materia in assenza di gravità ed è per questo che ho immaginato una musica sospesa, che cerca un equilibrio tra movimento e immobilità. Per me, da questa serie bicolore emerge l’idea di una vitalità, di una forza, di una luce che abita il vuoto infinito e lontano del cielo.
Ho ricreato questa energia bianca in asperità (granelli di materia o fragili tocchi di luce) che vengono a perturbare queste distese di blu vibrante e misterioso con valori lunghi e dilatati. Il mio lavoro è stato immaginare variazioni di queste due materie-colori grazie alla straordinaria tavolozza di texture offerta dagli strumenti ad arco. Il pezzo è così concepito come un viaggio colorato e ipnotico in sette quadri, ciascuno corrispondente a una tela della serie di Verdier.
Hors champ è un episodio freddo e notturno in cui deboli bagliori di luce tentano a stento di squarciare l’oscurità della notte. Glissandi inquietanti nascono dagli alti e violoncelli in stereo e presentano il motivo che attraverserà tutta l’opera. Il contrabbasso emette una pulsazione irregolare e misteriosa, in lontananza. Un’ondulazione dolce poi maestosa si eleva in Ascendance. Con l’arrivo dei violini, attraversa la materia scura diffondendo i suoi fasci brillanti e luminosi. Turbulence è il luogo delle perturbazioni. L’energia bianca qui costituita da particelle vive e caotiche si sregola continuamente e invade lo spazio. In Synchronie I, i violoncelli condividono il motivo fondatore dell’opera in un unico e medesimo respiro, puro e sospeso. Poi si uniscono per formare una sola voce e un canto di violino li raggiunge. Quest’ultimo si fa annunciatore di luce durante questa breve pausa. Mémoires du vent richiama l’inizio dell’opera con questa pulsazione irregolare del contrabbasso e i glissandi inquietanti degli archi gravi. Ma questi ricordi sono anche l’eco delle Turbulences che qui si trasformano in Vortex, nel quale l’energia bianca e caotica diventa un vero e proprio vortice di luce liquida.
Per chiudere il pezzo, Synchronie II riprende Synchronie I con il colore più freddo e misterioso degli alti, sempre in stereo. I tocchi di luce degli archi acuti si affievoliscono prima di spegnersi completamente, in lontananza. Questo pezzo appartiene allo stesso ciclo del mio quartetto d’archi Feuilles d’eau de Silvacane ispirato dalla serie omonima di Fabienne Verdier.
Camille Pépin
Commissione M4H - Le Concert Idéal - Festival Internazionale di Besançon. Prima esecuzione il 7 agosto 2021, nell’ambito del Festival Musique aux 4 Horizons, a Ronchamp, dall’ensemble Le Concert Idéal sotto la direzione di Marianne PIKETTY.
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