Nella sua Fantasy Ballade per arpa a pedali, unica opera nota dell'autore per l'arpa solista di Erard, La Tombelle non prende direttamente il tema principale da un preciso canto tradizionale, ma ci gioca l'artificio di scrivere musica nello spirito delle antiche ballate. Il senso della ballata da privilegiare in questa partitura è quello della visione data dall'Ottocento con una forma piuttosto libera (che è accentuata dal termine "fantasia") e con accenti talvolta malinconici. Sebbene la melodia principale di questo brano sia costituita da tre frasi musicali, come il numero di strofe di alcune ballate medievali, qui manca un invio ricorrente che potrebbe dimostrare un omaggio esplicito alla forma poetica apprezzata da Machaut o da Villon.
Questa edizione si basa su una bozza autografa non datata, salvata dalla sua lenta ma certa distruzione in una soffitta buia, dimora di colombidi più amanti del tubare che della musica, da collocare negli archivi della diocesi di Périgueux e Sarlat. Il manoscritto, nonostante la chiara scrittura di La Tombelle, presenta una serie di pentimenti oltre che indicazioni sul funzionamento dell'arpa a pedali. Sono state corrette alcune sviste e alcuni chiarimenti in merito alle modifiche dei pedali. Per quanto riguarda i due glissando del brano (battute 92 e 151), il compositore ha annotato i “suoni omofonici” sotto il rigo. La prima corrisponde quindi ad una settima diminuita (la-si # -do-ré # -mi b-fa # -sol b) e la seconda che chiude l'opera, in scala pentatonica (sol-la-si-do b- re -mi-fa b).
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