Lemoine DUFOURT H. - BURNING BRIGHT - 6 PERCUSSIONS
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Creazione
25/09/2014 - Strasburgo, Festival Musica, Théâtre National de Strasbourg, sala Koltès - Les Percussions de Strasbourg Committente
Lo Stato per Les Percussions de Strasbourg Nota
Scritto per il cinquantesimo anniversario delle Percussions de Strasbourg, Burning Bright prende il titolo da una delle poesie più celebri della letteratura inglese, The Tyger di William Blake, pubblicata nel 1794. In questa poesia incandescente, William Blake esalta lo scontro degli opposti, vera matrice del mondo e condizione originaria di ogni manifestazione della potenza creatrice. Il conflitto primordiale tra "innocenza" ed "esperienza", questi due stati estremi dell'anima umana, attraversa tutta l'opera poetica di Blake, imprimendole la sua dimensione tragica e il suo stile visionario. Non conformista e libero pensatore, fortemente ostile alla moralità repressiva così come a ogni forma di oppressione teologica e politica, Blake prese le parti della Rivoluzione francese e denunciò la messa in schiavitù dei neri d'America, senza rinunciare a una forma di ricerca mistica - sulla scia di Dante e Milton -, unica capace ai suoi occhi di esprimere lo splendore delle illuminazioni interiori. La furia eruptiva e allucinata delle sue visioni ispira timore e terrore. Immerso negli abissi di una condizione di miseria, l'uomo può tuttavia vedere sorgere nel mondo una luce ardente che gli indica, senza alcuna promessa, la possibilità di un regno diverso da quello dei predatori. Concepito in un unico blocco, come un immenso adagio alla maniera di Bruckner, Burning Bright è una visione poetica in rottura con i tipi di delimitazione propri della tradizione, contorni o chiusure. La musica si eleva a strati, a masse sonore, o si dispiega per emergenze ampie e diffuse. I timbri disegnano il proprio spazio di risonanza e si dispongono in profondità, nella fuga indefinita di un orizzonte. I suoni si gonfiano, si diffondono o si contorcono, intrecciandosi come fluidi o gas. Il lavoro sul timbro è solo un'arte di ritocco. La deriva delle masse colorate sostituisce i giochi delle configurazioni formali propri del secolo scorso. Le tecniche di frizione prendono il sopravvento su quelle della percussione. Come nella poesia di Blake, Burning Bright mobilita le energie primarie: un dramma senza racconto né aneddoto, una forma dunque che si genera e ricerca la propria unità attraverso scosse telluriche. Lo spazio immenso che si scopre, uno spazio alla Kubrick, potrebbe diventare, nonostante le speranze della nostra epoca, quello di un eterno confinamento.
Hugues Dufourt
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