Quando Johannes Brahms rivelò ai suoi contemporanei i Klavierstücke op. 118, frutto del suo soggiorno a Ischl durante l'estate del 1893, tutti furono entusiasti. Clara Schumann, una delle prime a scoprire le nuove opere, sosteneva che esse contenessero «una moltitudine di emozioni nel quadro più ristretto». Philipp Spitta diceva giustamente che queste opere «si assimilano molto lentamente, nel silenzio e nella solitudine». L'opus 118 contiene, con l'Intermezzo in La maggiore e la Romanza in Fa maggiore, due delle miniature più celebri del compositore. Rilasciamo espressamente questa edizione Urtext basata sul testo musicale della nuova edizione completa delle opere di Brahms a tutti coloro che desiderano immergersi nell'universo del Brahms tardivo.