Durante i miei anni di insegnamento con Natalia Flament al CRR di Parigi, ho apprezzato il suo impegno e la sua conoscenza della danza classica. Abbiamo cercato insieme la più giusta armonia tra il movimento di danza e la frase musicale. Ogni esercizio alla sbarra come al centro possedeva il proprio carattere: sensibilità, poesia, sfumature, dinamiche, colori, potenza grazie alla capacità di Natalia di tradurre i movimenti coreografici in frase musicale. Le pause, le risonanze, gli accenti, le anticipazioni erano in perfetta sintonia con le mie spiegazioni e le mie esigenze di qualità del movimento. La diversità del suo accompagnamento dava a ogni lezione un'atmosfera particolare. Il lavoro con Natalia, a mio avviso, non poteva che avvenire con una grande complicità e comprensione emotiva.
Yannick Stéphant
Il presente raccolto è interamente dedicato agli esercizi sulle punte. Quale piccola ballerina non ha sognato di indossare un bel tutù ricamato e scintillante, di calzare le punte di raso e di danzare la più bella variazione davanti al suo principe azzurro immaginario?! Ma la realizzazione di questo sogno richiede una preparazione accurata e strutturata che si sviluppa progressivamente prima con gli esercizi alla sbarra - per ammorbidire le dita dei piedi al fine di renderle più ricettive e sensibili, ma anche per rafforzare la resistenza delle caviglie e prepararsi ad affrontare il "lavoro di un piede intelligente" (cito l'espressione che ho spesso sentito nelle lezioni di Yannick Stéphant durante il lavoro sulle punte!); poi si passa agli esercizi al centro della sala. Alcuni brani di questo volume sono volutamente voluminosi - per poter concatenare due, o più gruppi (esercizi in diagonale, passi in spostamento). Il ruolo di un pianista nell'accompagnamento di questo lavoro è fondamentale: deve "tradurre" e illustrare musicalmente nel modo più giusto tutti i movimenti degli esercizi dati dall'insegnante, cosa che risulta impossibile senza una perfetta conoscenza del vocabolario della danza e senza una profonda comprensione della natura e dell'intenzione dei movimenti. Nel suo accompagnamento ogni tempo di pausa, ogni trattenuta, ogni accento deve essere misurato e collocato nel momento giusto sia per valorizzare tutti i componenti dell'esercizio sia per rassicurare gli allievi in questo difficile lavoro di precisione dove l'esecuzione di ogni passo coincide simultaneamente con la ricerca di un equilibrio ben posizionato sulle punte. Saper utilizzare tutta la propria sensibilità artistica per "colorare" i passi di danza e soprattutto poterli anticipare, adattare la giusta velocità del brano a ogni livello degli allievi (per non ostacolarli, ma piuttosto aiutarli a "salire verso le Stelle") - è una vera competenza che questo mestiere di accompagnatore di danza richiede!
Natalia Flament Stampa
Abbiamo già recensito nelle lettere 106 e 109 di settembre e dicembre 2016 i primi due volumi di questa collezione. Questo terzo volume, come i due precedenti, sarà di grande aiuto agli accompagnatori di corsi di danza e permetterà loro di rinnovare molto piacevolmente il proprio repertorio. Natalia Flament scrive: «[Il pianista] deve "tradurre" e illustrare musicalmente nel modo più giusto tutti i movimenti degli esercizi dati dall'insegnante, cosa che risulta impossibile senza una perfetta conoscenza del vocabolario della danza e senza una profonda comprensione della natura del movimento». E aggiunge: «È una vera competenza questo mestiere di accompagnatore di danza!» È vero che è un mestiere molto esigente, e possiamo ringraziare l'autrice per averci fornito quarantadue pezzi che sono tanti modelli per l'improvvisatore che è necessariamente il pianista accompagnatore dei corsi di danza...
D.B. L'Educazione Musicale, n°113 (aprile 2017)
Riferimento contrassegnato29291
Accessori connessi
I MUSICISTI HANNO ACQUISTATO ANCHE QUESTI ACCESSORI!