nello spirito klezmer, irlandese, portoghese, spagnolo, bulgaro, italiano, russo
Viaggiare e divertirsi suonando il sassofono, questo è l’obiettivo di questa raccolta che sarà utile all’insegnante in cerca di bei brani. Il riferimento alle musiche popolari conduce alla danza. L’alternanza di tempi brevi e tempi lunghi delle misure asimmetriche bulgare e le articolazioni vivaci della chitarra flamenca che piacevano tanto a Maurice Ravel, il Cooley, reel più conosciuto d’Irlanda, sul quale ancora ballano inglesi, americani e canadesi, la Tarantella del Sud Italia che preparerà allo studio della Ballata di Henri Tomasi e del Concerto di Aleksandr Glazunov, i canti e le danze klezmer nati nell’Europa centrale e dell’Est, ci portano fino a Gerusalemme, quanto alle montagne russe, è molto lento, molto sensuale e improvvisamente molto virtuosistico, tenetevi forte! Se proprio non volete ballare, l’autore vi dà appuntamento in Portogallo dove, accompagnati da strumenti a corde pizzicate, i temi malinconici del Fado parlano d’amore, nostalgia, dolore ed esilio… Un canto elevato allo status di canto nazionale in certi periodi dolorosi della storia. Qui si parla dunque dell’anima stessa dei paesi interessati. Queste modalità e queste ritmiche ci piacciono perché rivelano comportamenti umani molto profondi che dormono nel profondo di ognuno, e certamente di ogni musicista. Questo patrimonio è di infinita ricchezza e svolge un ruolo sociale e terapeutico sempre opportuno. Siamo ora impazienti di scoprire i prossimi paesi di adozione di Alexis Ciesla!