Quest'opera, scritta tra il 1922 e il 1925, appartiene al primo periodo di Borys Lyatoshynsky. È una musica piena di poesia e di speranza, un'esaltazione permanente di una bellezza utopica. La struttura rimane abbastanza classica ma il percorso armonico è radicalmente diverso, fondato principalmente su trasposizioni permanenti.
Le linee melodiche, di grande ricchezza ritmica e con intonazioni senza confini di registri, creano una sinfonia di intrecci. La scrittura strumentale, molto virtuosa, è perfettamente al servizio di questa musica. Come la sua Prima Sinfonia, quest'opera è di perfetta padronanza e maturità.