L'idea di scrivere una "Jazz Suite per violoncello solo" è nata quando ho cercato di immaginare come sarebbe potuta suonare se uno dei maestri barocchi (Gabrielli, Buxtehude, Bach) fosse vissuto ai nostri tempi e avesse voluto scrivere una suite di danze. Ho pensato che probabilmente avrebbe mantenuto alcune delle convenzioni della forma tradizionale, come forse l'uso di un Preludio per stabilire la tonalità e l'alternanza di movimenti lenti e veloci. Ma alcune cose sarebbero state sicuramente diverse: le armonie, per esempio, sarebbero probabilmente state più complesse e non sempre tonali. Inoltre, le danze popolari usate come base per la suite non sarebbero state giga o bourrée, ma forse standard latino-americani o jazz. Beh, dato che purtroppo i grandi maestri al momento non sono in grado di accettare la mia sfida, ho dovuto scriverla io stesso. Spero che vi piaccia. Il famoso violoncellista Janos Starker dice: "Lucio Amanti è un violoncellista molto bravo e un compositore immaginativo. La sua Jazz Suite è un piacevole mix di jazz e classicismo. Apprezzo molto il suo lavoro." (Janos Starker)