Compositore: Anonimo spagnolo (intorno al 1500) Restituzione: Jacques Barbier Numero di pagine: 2 Commenti: Spagna Serie: Rinascimento
Quest'opera è un pezzo caratteristico della produzione ispanica contenuta nei diversi canzonieri all'alba del XVI secolo. Oltre ai pezzi dedicati alla Vergine, alle canzoni satiriche o umoristiche (cfr. “Cucu” rif. ACJ 690), la vena malinconica è predominante, come testimonia questa canzone anonima, alla stregua degli altri pezzi di Juan del Encina. Anche la scrittura è più rigorosa con le sue imitazioni nelle entrate delle diverse voci, lasciando così a ogni parte la possibilità di esprimere la nostalgia di queste frasi languide. Come per gli altri pezzi di questo repertorio, il discorso musicale potrà eventualmente arricchirsi di flauti, viole o altri strumenti che si mescolano o si oppongono alle voci.
Riferimento contrassegnatoACJ6005NOMATCHING
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