Come per il Tango in skaï, pur così diverso, riconosco di dover molto alla Libra Sonatine per quanto riguarda la mia "notorietà" come compositore. Registrata decine di volte fino ad oggi, fu scritta (originariamente per chitarra, contrabbasso e percussioni) a seguito di un importante intervento chirurgico che ho subito all'inizio degli anni '80. In tre movimenti, essa ripercorre così, in modo esplicito, questo episodio così particolare della mia esistenza: prima l'India caotica (prima dell'operazione), poi il Largo (durante), infine il Fuoco finale, vera incarnazione del ritorno alla vita con i suoi scoppi di ritmi (spesso eseguito, tra l'altro, come pezzo a sé stante da molti chitarristi). Mi rallegro sinceramente del successo incontrato dalla Libra Sonatine, trittico dai toni familiari ai giovani del nostro secolo nuovo di zecca, al crocevia e in piena trasformazione. R.D.
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