Strumento: coro misto (SATB) e orchestra Tipo: partitura vocale/pianoforte Numero di pagine: 110
Negli ultimi anni Karl Jenkins è diventato uno dei compositori viventi più venduti al mondo. Continua a dirigere i suoi epici concerti dal vivo Adiemus con orchestre di prestigio, tra cui la London Philharmonic, partecipando a festival e concerti in Gran Bretagna e all'estero; e la sua commovente opera corale The Armed Man: A Mass For Peace è ormai saldamente consolidata come un classico da concerto.
Quest'opera nuova si basa sullo stile che il pubblico britannico ha imparato a conoscere e adorare. Jenkins ha impostato i consueti movimenti in latino della messa da requiem, ma, in linea con il suo solito tratto di attingere da altre culture, ha anche musicato cinque haiku giapponesi sulla morte. Tali poesie solitamente riguardano la natura, esprimono un'unica idea e sono composte da diciassette sillabe suddivise in 5-7-5 su tre versi. Come si può vedere dal testo, i giapponesi considerano il ciclo dell'acqua della natura (precipitazione) sinonimo di vita. I testi occidentali e orientali sono combinati in due dei movimenti haiku, Having Seen The Moon e Farewell, che incorporano rispettivamente il Benedictus e l'Agnus Dei. Entrambi sono intonati da voci maschili in stile monastico come controcanto al testo giapponese cantato da voci femminili. L'orchestrazione di questi haiku include il antico strumento a fiato giapponese, lo shakuhachi. Altrove, come di consueto, Jenkins ha utilizzato alcuni tamburi etnici (ad esempio darabuca araba, daiko giapponese, frame drums) e persino un ritmo hip-hop nel Dies Irae!
Contenuto: Introit & Kyrie - Dies irae - The snow of yesterday (Gozan) - Rex tremendae - Confutatis - From deep in my heart (Issho) - Lacrimosa - Now as a spirit (Hokusai) - Pie Jesu - Having seen the moon - Lux aeterna - Farewell (Banzan) - Dona eis pacem - In paradisum
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