Vent'anni dopo la mia prima sonata per flauto e pianoforte Il riso di Saraï, questa seconda sonata non è questa volta sostenuta da una narrazione, il suo soggetto è semplicemente il piacere di cantare. Si presenta in quattro movimenti contrastanti, Moderato - Vivo - Lento - Molto Vivo e Gioioso.
Il primo movimento, calmo e lirico, è di forma ternaria. Una dolce melodia si sviluppa ad arco e conduce a un ponte sulla testa del tema. Inizia una seconda idea, ansimante, portata da un crescendo appassionato. La melodia iniziale ritorna poi in un colore più chiaro, sostenuta da dolci campanellini al pianoforte.
Il secondo movimento, il più sviluppato della sonata, è molto veloce e di spirito scherzoso. Costruito in cinque sezioni, inizia con il motivo principale del movimento al flauto, tutto velocità e leggerezza. Il secondo tema, autoritario e verticale, è dato dal pianoforte. Una seconda sezione, più lenta, richiama lo spirito del primo movimento. Poi la corsa folle riprende combinando i primi due motivi. La quarta sezione ritrova il calmo lirismo della seconda, un momento di sospensione del tempo prima del ritorno del vertigine della velocità che si dissolve in modo inatteso.
Il terzo movimento, di un solo pezzo, lento e ieratico, è una lamentazione funebre che oppone il minerale del pianoforte al melismatico doloroso del flauto, divenuto una sorta di aulos greco. Il corteo passa davanti a noi, pieno di grida dolorose e singhiozzi, poi si fonde nella notte.
Infine, il Finale espone al pianoforte un tema di accordi, che servirà da ritornello variato, poi il flauto balza con due motivi ritmici molto gioiosi. Inizia quindi una ricapitolazione di tutti i temi della sonata, intervallati dal tema di accordi. Alla fine appare un nuovo tema dal lirismo esultante. Sarà seguito da una coda sfrenata sul tema del ritornello diventato frenetico.
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