Disciplina / Strumento: flauto Durata: 9' Genere: Contemporaneo Supporto: Partitura Numero di pagine: 8 (24 x 32 cm) Editore: Lemoine Data di pubblicazione: 23/07/2010 Prima esecuzione: 03/09/2010 - Monaco (Germania) - Concorso ARD ISBN / ISMN: 9790230988445
Note
L'Armenia è un straordinario vivaio di strumentisti e cantanti per il repertorio classico. È anche un paese dove la musica tradizionale è particolarmente sviluppata e toccante. Lo strumento emblematico di questo repertorio popolare è il "duduk", uno strumento a doppia ancia, come l'oboe, ma il cui timbro incantevole si avvicina di più a quello del violoncello. La transizione dal suono al respiro, le inflessioni che permettono di passare da una nota all'altra (usando la microtonalità) sono elementi timbrici singolari. Allo stesso modo, la musica per duduk può essere sia ritmica (una parte del repertorio armeno si basa su procedimenti di ostinati) che molto lirica. Al momento di scrivere un'opera per flauto destinata al concorso ARD, ho pensato che potesse essere interessante "pervertire" questo strumento occidentale cercando, tramite l'uso di tecniche specifiche, di conferirgli un colore armeno. Inoltre, ho attinto dal repertorio di questo paese alcune idee musicali (ispirandomi in particolare al gioco del grande virtuoso Araïk Bartikian). Queste Quattro melodie non sono affatto una trascrizione di pezzi armeni, perché il linguaggio non è modale, per esempio. Ma sono un'interpretazione occidentale e contemporanea di un materiale musicale tradizionale la cui ricchezza è infinita.