Felix Mendelssohn Bartholdy Trio con pianoforte n.2 in do minore op. 66
Ernst Herttrich (a cura di)
Klaus Schilde (Diteggiatura)
Edizione Urtext, rilegatura tascabile
Dopo il grande successo del suo primo Trio con pianoforte in re minore op. 49, trascorsero cinque anni prima che Mendelssohn iniziasse a lavorare su una nuova composizione per la stessa forza lavoro. Il Trio in do minore vide poi la luce in tempi relativamente brevi, nel marzo/aprile 1845, e fu pubblicato appena un anno dopo. Di carattere decisamente più cupo rispetto al suo predecessore, questo secondo trio è anche considerato (soprattutto per la parte pianistica) come incomparabilmente più difficile a livello tecnico. Di conseguenza, è rimasto un po' nell'ombra del primo trio. Gli intenditori di musica da camera, invece, la apprezzano come un'opera più compiuta e più impegnativa in termini di scrittura musicale. Il brano, tratto dal volume: Mendelssohn · Piano Trios HN 957, è per la prima volta disponibile separatamente da Henle in una pratica edizione performativa.