Edward Bunting cadde nel suo destino quando, all'età di 19 anni, fu incaricato di trascrivere le melodie eseguite durante un raduno di arpisti tradizionali a Belfast nel luglio 1792. Questo inizio innocente segnò l'inizio di un processo di enorme importanza durato 100 anni: la conservazione della musica di un paese, che altrimenti sarebbe potuta andare perduta per sempre. Col tempo, Bunting passò il testimone all'apprendista George Petrie che, a sua volta, fu fondamentale nella fondazione della Society for the Preservation and Publication of the Melodies of Ireland, che pubblicò la prima raccolta di Petrie nel 1855. Infine, fu la figlia di Petrie a consegnare il molto onorato Sir Charles Stanford tre volumi rilegati del lavoro di suo padre, portando alla compilazione definitiva, pubblicata nel 1905, di 1.582 melodie tradizionali — la ricchezza musicale di una nazione.
Ristampa della collezione in tre volumi The Complete Collection of Irish Musicas Noted by George Petrie from the Original Manuscripts, Irish Literary Society of London, 1902-1905.
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