Jobert PARAY P. - LES OEUVRES COMPLETES POUR PIANO
Descrizione
59 €
! o !
favorite_border
Online : spedizione immediata
Consegna: a partire da 5.90 €
Ref.: 86309
Jobert PARAY P. - LES OEUVRES COMPLETES POUR PIANO
59 €
3x gratis da €69 o finanziamento fino a 4x
2 milioni di articoli
in magazzino
3 anni di garanzia
Consegna gratuita
a partire da 199€ di acquisto
30 giorni
di garanzia di rimborso
Descrizione
Disciplina / Strumento: pianoforte Genere: Classica Supporto: Spartito Numero di pagine: 184 Data di pubblicazione: 24/06/2010
Indice
Scherzetto - Tarantella - Valzer in fa diesis minore - Valzer-Capriccio - Allegretto - Valzer in fa minore - Sul mare - Ostinazione - Vertigine - Ninnananna - Romanza - Ritratti di bambini - Improvviso - Incertezza - Valzer su un tema di Schubert - Impressioni (Nostalgia, Schiarita, Primosalto) - Riflessi romantici (Con spirito e charme, Ardentemente, Sognando, Con ardore) - Preludio in fa minore - Scherzo - Allegro - Tema e variazioni - D’un’anima... - Pezzo per pianoforte a quattro mani - Preludio in mi bemolle minore - La Vera Furlana
Nota
Tra i primissimi pezzi scritti da Paul Paray, ancora adolescente, figura lo Scherzetto per pianoforte del 1903, un’opera che fece tanta impressione sul celebre organista parigino Henri Dallier, allora in vacanza nella località balneare di Le Tréport, città natale del giovane compositore, che decise di prenderlo sotto la sua ala e persuase i suoi genitori a mandarlo al Conservatorio di Parigi per completare la sua formazione. La musica per pianoforte fu una costante durante tutto il periodo in cui Paul Paray lavorò alla composizione, prima con le opere dei suoi anni di studio a Parigi (1904-1908), poi con quelle ispirate dal suo soggiorno a Roma dopo aver vinto il primo Gran Premio di composizione, nel 1911. La suite D’un’anima..., contemporanea al suo Quartetto per archi, fu concepita mentre era prigioniero di guerra a Darmstadt (ott. 1914 - nov. 1918). Il Preludio in mi bemolle minore, scritto nel 1930, rappresenta la sua ultima creazione per questo strumento. Il presente volume raccoglie la totalità delle opere per pianoforte solo (più una per duo), molte delle quali mai pubblicate prima. Tuttavia non comprende le riduzioni per pianoforte delle opere orchestrali del compositore, sia scritte da lui stesso che da altri, né la parte di pianoforte solo della sua Fantasia con accompagnamento d’orchestra, anch’essa pubblicata dalle Edizioni Jobert. Tra i brani che potrebbero essere stati scritti e persi, o che Paul Paray concepì mentalmente senza trascriverli su carta, si segnalano Tre Intermezzi (Chiostro, Trotte-menu, Capriccioso), Aneddoto, Impertinenza, Civetteria. Una seconda serie dei Riflessi romantici, comprendente Flessibile, Leggero, Tenero, Energico, fu annunciata dall’editore ma mai pubblicata, e forse mai composta. Preparando queste opere per la pubblicazione, ho proposto indicazioni di tempo laddove mancavano nelle partiture del compositore. Le troverete sotto forma di riferimenti metronomici posti tra parentesi quadre [ ].
Eduard Perrone
Scoprendo l’interezza delle opere per pianoforte solo composte da Paul Paray, rimasi inizialmente sorpreso dall’ampio quadro del suo linguaggio musicale. Manifestamente, fu un pianista esperto prima di diventare un direttore d’orchestra internazionale. Era una terra tutta nuova da esplorare, questa raccolta di pezzi così diversi per genere, forme, stili e tecniche compositive. Mi apparve evidente che Paul Paray, giovane compositore com’era allora, si servì di questo medium pianistico per cercare la propria voce, e non si può non restare colpiti dall’estensione delle sue risorse espressive. Certamente si percepisce una reale ammirazione per Fauré, ma questa non lo conduce mai a un’imitazione stretta. È una musica molto francese nello spirito e nello stile quella di Paray, ma qua e là si avvertono anche reminiscenze del Medioevo. Mi ricorda in certi punti qualche tela di Dante Gabriele Rossetti, o le guance rosate degli angeli nei dipinti del tardo Rinascimento. Paray si cimenta con l’impressionismo (Sul mare), con l’umorismo sottile di un Chabrier (Allegro), ma sempre mantenendo un’autentica purezza d’ispirazione. Ascoltare queste opere giovanili è quindi una sorta di sfida per l’ascoltatore, nella misura in cui non hanno antecedenti rigorosamente identificabili. La mia curiosità non tardò a trasformarsi in entusiasmo, scoprendo un compositore di così alta qualità. La grande maggioranza di questi pezzi fu scritta intorno al 1913, e forse sono i migliori. Poi tutto si ferma poco dopo la Prima Guerra Mondiale. Mi sono spesso chiesto quale direzione avrebbe preso la sua musica se la sua carriera di direttore d’orchestra non avesse posto fine prematuramente a quella di compositore. Ma ciò che so è che penetrare nell’universo musicale di Paul Paray significa credere nel potere di elevazione spirituale di una vita totalmente consacrata all’arte della musica.