Il XVII secolo non conosceva ancora lo studio nel senso moderno del termine. Certamente, Johann Sebastian Bach ha scritto per i suoi allievi pezzi del genere studi, imponendo loro anche per mesi, se non anni, esercizi quotidiani per il tocco al pianoforte. È in questo spirito che si devono affrontare gli esercizi per lo sviluppo dell'imboccatura che seguiranno. Non si tratta di riscaldamenti, anche se un certo numero di questi studi si prestano perfettamente a questo scopo, ma nel loro insieme servono essenzialmente a formare i muscoli e sono paragonabili all'allenamento degli atleti: proprio come gli atleti, dobbiamo allenarci metodicamente.
I muscoli e gli organi coinvolti possono sopportare uno sforzo aumentato solo se l'allenamento avviene in modo sistematico e razionale. Imitando un corridore di fondo, cercate di dedicare sempre meno tempo a ciascuno di questi studi. Vi basterà fare da uno a tre esercizi (a seconda del grado di difficoltà) oltre al vostro compito quotidiano per diversi giorni consecutivi.
Non passerete ad altri esercizi finché non avrete ben acquisito i precedenti conformandovi alle direttive del mio metodo di imboccatura e avrete raggiunto un livello soddisfacente sia dal punto di vista ritmico che sonoro. Le combinazioni di diteggiatura, che sono state volute il più semplici possibile, facilitano il controllo dei movimenti del diaframma, delle labbra e della lingua. Datevi un'immagine mentale di questi movimenti e confrontatevi sempre con un artista la cui massima sarebbe: Non ci sono segreti, al massimo piccoli trucchi che si imparano...
Composto: 1980 Pagine: 76
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