Questo libro è il risultato dei miei anni di insegnamento del violino in Brasile, in Svizzera e in Francia. Credo profondamente che l'insegnamento di uno strumento debba basarsi sulla ricerca e sulla qualità del suono e debba mirare a sviluppare prima di tutto un ascolto interiore legato alla musicalità. Bisogna dare i mezzi al bambino e saper prendere il tempo per integrare questi tre parametri fondamentali: il gesto musicale, il suono e la musicalità. È per questo motivo che ci sono le canzoni a corde vuote, molto brevi ma sulle quali il bambino può lavorare finché il suo interesse e la sua concentrazione glielo permettono. Dal mio punto di vista, è anche essenziale che il bambino ascolti ritmi diversi, semplici e anche complessi. Come sicuramente sapete, il bambino può riprodurre per imitazione ritmi molto più complessi di quelli che può leggere. Non ha bisogno di comprendere tutto. Per esempio, la sincopa è al centro di una moltitudine di canzoni tradizionali in Brasile ed è proprio naturalmente, per assorbimento, che i piccoli brasiliani imparano a cantare e ballare in modo sincopato. Senza avere coscienza del concetto teorico, sono perfettamente capaci di imitare, cantare e ballare. E poiché la musica è anche diversità, è bene far assaporare ai bambini, come frutta e verdura varie, melodie e ritmi di altre culture. Questo permette anche al bambino di ampliare il suo mondo e il suo proprio linguaggio. “Fare musica” significa imparare a seguire il cammino della disciplina, ma anche quello della libertà, quello della conoscenza tecnica, ma anche il linguaggio delle proprie emozioni, sviluppare una coscienza chiara dei propri gesti e soprattutto abitare pienamente il proprio corpo. Significa sviluppare la propria “intelligenza” senza trascurare la parte intuitiva e creativa di essa. La pratica di uno strumento musicale è, tra le attività intellettuali, sportive e artistiche generalmente proposte al bambino, una delle poche che unisce profondamente la testa, il cuore e il corpo. Questi benefici per l'educazione non erano sfuggiti alle antiche civiltà, tra cui quella degli antichi greci. E del resto, qualunque sia l'età della vita, non è mai troppo tardi: Socrate decise di dedicare una parte degli ultimi giorni della sua esistenza all'apprendimento di uno strumento musicale...Perché il disegno e il colorare? Ogni metodo per bambini oggi comprende illustrazioni, generalmente a colori, per renderlo più attraente. Sognavo per Milarésol un universo più creativo, e il mio incontro con Kinkas, il suo universo così particolare, ancora pieno di infanzia e fantasia, ha permesso la realizzazione di questo sogno. Infatti, il disegno e il colorare permettono al bambino di personalizzare il suo metodo Milarésol e di farne un esemplare unico, oggetto di un'attenzione e affetto particolari, tanto più che si sarà preso cura di lasciare libero corso alla sua immaginazione, alla scelta dei colori. Tutto è permesso! Ma permettono anche all'insegnante di conoscere meglio il bambino, apprezzarne la personalità, lasciarlo esprimere con i suoi colori preferiti, valutare la dose e il controllo delle sue forze muscolari, l'uso della mano in modo diverso dall'arco. La mano è il nostro strumento di lavoro e di espressione! È il nostro strumento più prezioso. Possa questo libro contribuire a dare al bambino il desiderio di imparare, aiutarlo a trascorrere del tempo nell'universo del suo violino, e tutto ciò con gioia e piacere perché, come scriveva già più di cinquecento anni fa il grande poeta e musicista Guillaume de Machaut nel “Prologo” alla sua opera “Et musique est une science qui veut qu'on rie et chante et danse...”