È questo fenomeno che ho cercato di trascrivere in Streets, i cui passaggi più animati e virtuosi sono in realtà quelli in cui l'ascolto è meno evolutivo. In un universo armonico estremamente ristretto (tutto il pezzo si basa su un solo accordo), il discorso alterna quindi momenti frenetici e periodi in cui la calma non è sinonimo di staticità. Influenzato da ciò che viene definito "sintesi granulare" nell'ambito dello studio elettroacustico, ho anche cercato di stabilire trasformazioni progressive di elementi identificabili in trame accumulative. Streets rappresenta una vera sfida compositiva per me, nella misura in cui mi sono vietato ogni giustapposizione pur cercando di conservare l'energia della mia scrittura in una concezione più direzionale della forma rispetto al solito. Ma la sfida riguarda anche altri aspetti: mi sono limitato a una forma breve (circa quindici minuti) mentre ero piuttosto abituato a durate importanti nel periodo in cui ho scritto l'opera (il mio opera, composta subito prima di questo pezzo, dura 2h30), mi sono dedicato a un insieme di piccole dimensioni (mentre dal 2001 avevo affrontato solo i domini della musica da camera o della grande orchestra), e più aneddoticamente, ho voluto creare nella forma le condizioni di una fine energica, cosa che non facevo da diversi anni. Streets segna quindi una messa in discussione radicale del mio linguaggio.
Quest'opera è dedicata a Pierre Boulez, e a Constance.
Bruno Mantovani
Registrazione:
1 CD Kairos,
Le Sette Chiese - Streets - Eclair de Lune
Ircam, ensemble intercomtemporain, Susanna Mälkki (direzione)Autore : MANTOVANI Bruno Disciplina/Strumento : ensembleSupporto : Partitura Stile/Genere : contemporaneo Data di pubblicazione : set.-06