close
Info
close
close
My shopping cart

Il suo carrello è vuoto...

Totale:
0
close
I miei preferiti
L'elenco dei preferiti è vuoto
close

LANGUAGES

France
English Version
België
Nederland
Luxembourg
Portugal
Italia
Deutschland
Österreich
España
favorite_border
preferiti
icon-cart
Carrello
close
filter_list

Lemoine MANTOVANI B. - CONCERTO DE CHAMBRE N 1 - CONDUCTEUR

66
o
icon-cart Aggiungere
favorite_border
Online : Disponibile da 2025-12-06
shipping icon
Consegna: a partire da 5.90 €
reference icon
Ref.: 153951

Descrizione

Disciplina / Strumento: Ensemble (17 musicisti)
Nomenclatura: 1(picc+flA).1(ca).2(fag sib+clB).1 / 1.1(fag ut).1.1 / 2perc / hp / 2vl / vla / vlc / cb
Durata: 23'

Prima esecuzione: 16/06/2010 - Berlino (Germania), Philharmonie - Orchestra dell'Accademia Karajan, Bruno Mantovani (direzione)


Note

Tra il 2006 e il 2009 mi sono dedicato principalmente alla scrittura orchestrale (Time Stretch, Finale, Concerto per due viole) e alla nozione di narrazione (diverse opere corali, il mio opera l'Altro lato ispirata ad Alfred Kubin, il mio balletto Siddharta). Quando la Philharmonie di Berlino mi ha proposto di comporre un pezzo per un organico di una quindicina di musicisti senza un argomento drammaturgico preciso, ho subito colto l'occasione per tornare a una forma più speculativa, presumendo che ci fosse l'opportunità di far evolvere il mio linguaggio, di tentare nuove esperienze. Ho composto questo Concerto da camera n. 1 mentre avevo interrotto il lavoro sul mio secondo opera (il cui libretto si ispira alla vita della poetessa Anna Akhmatova), e ho sentito l'assenza di un libretto (cosa che non mi capitava da più di due anni) come un ostacolo insormontabile. Veramente bloccato davanti alle pagine bianche, ho allora realizzato che anche nel campo della "musica pura" avevo bisogno di considerare l'opera come un percorso molto logico, come un'evoluzione di "personaggi musicali" (secondo la terminologia di Messiaen), identificabili e caratterizzati, che potessero segnare l'ascolto con la loro lussureggiante ricchezza, ma anche con la loro semplicità (cosa piuttosto rara in me).
Alcuni motivi molto basilari sono emersi durante i numerosi schizzi preparatori: una scala razzo, e un accordo che si trasforma in un altro tramite glissandi microtonali. Per unificare queste due idee, pensavo a un'esplosione iniziale, a un elemento che potesse far nascere questi elementi, e ho deciso di aggiungere a tutti gli strumenti a fiato una percussione risonante, il cui impatto apparisse come il detonatore di formule volubili.
Ma è soprattutto sul piano della forma che ho cercato di rinnovare il mio linguaggio. Ho provato, nonostante una certa energia generale, a lavorare sulla nozione di attesa, come se per una volta nelle mie partiture le direzioni fossero meno lineari, meno fondate sulla progressione. Gli elementi si contraddicono più di quanto si deducano, una tessitura molto nuova appare a metà dell'opera (con lo spostamento di un clarinettista e di un violinista in due punti lontani sul palco per creare un gioco di echi), e la fine lascia ampio spazio alla ripetizione di motivi ossessivi, interrotti da silenzi. Infine, questo Concerto da camera n. 1 è sicuramente il mio pezzo meno "logico" e il più inquietante, il cui equilibrio nasce da colpi di scena permanenti (penso in particolare alla cadenza data dai due giochi di campane tubolari, annunciatore della coda).

Bruno Mantovani
Riferimento contrassegnato 28842
Videos
Consigli sull'ordine
romain_c - thibaud_h

Romain

consulente per Libreria musicale

Contacta +33 257 880 074
Vedere l'orario ›
thumb_up