Con questi tre studi, Bartók intendeva chiaramente dare un contributo alla nuova musica nel 1918. Il primo studio è una specie di super barbaro Allegro con veemente capacità motorie, il secondo, con le sue cascate di toni perlati, ricorda un'eleganza ispirata a Debussy. Il terzo, tuttavia, suggerisce l'influenza di Arnold Schönberg. Le sue "Esibizioni musicali private" a Vienna furono anche tra le rare occasioni in cui questo ciclo estremamente impegnativo di Bartók - per artisti e ascoltatori - fu immediatamente eseguito più volte negli anni 1920. La prima stampa, nel 1918, della prima edizione pubblicata dalla Universal Edition a Vienna fu esaurita in così poco tempo che una seconda stampa riapparve nel 1921. L'edizione Urtext fondata da László Somfai si basa sul testo musicale dell'edizione completa Urtext delle opere di Bartók e offre anche, oltre a un'affascinante prefazione dedicata alla concezione dell'opera, interessanti indicazioni pratiche destinate alla sua esecuzione.