Quando, nell'aprile 1981, suonai alcuni dei 24 Capricci di N. Paganini al sax soprano sopranino a Radio-France, immaginai di realizzare un'esperienza troppo personale per meritare una larga diffusione - l'esecuzione al sax di questi capricci mi sembrava al limite estremo del possibile. Grande fu la mia sorpresa quando, nel 1989, Didier Vadrot, allora studente al primo anno al Conservatorio di Parigi, suonò settimana dopo settimana ciascuno di questi temibili Capricci in una versione perfettamente conforme all'originale. Molto impressionati, gli altri studenti della classe di saxofono seguirono questo arduo percorso nei mesi successivi. L'immenso beneficio che ciascuno trasse da questo lavoro, sul piano tecnico - grandi intervalli, staccati, perfezionamento dell'estremo acuto - e musicale - lunghe frasi, flessibilità dell'espressione associata a grande velocità - mi convinse che era tempo di presentare questo lavoro a un pubblico più ampio. Non possedevamo fino ad oggi studi trascendentali al livello di quelli proposti a pianisti, violinisti, flautisti. Dopo aver lavorato gli studi di Mule, Loyon, Lacour, Bozza, Samyn e essersi già ampiamente familiarizzati con il registro acuto, ogni sassofonista può misurarsi con questo monumento che Niccolò Paganini non dedica ai violinisti, ma "agli artisti"! Claude Delangle, Professore al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi
Contenuto:
Compositore/Autore: PAGANINI Niccolò Disciplina/Strumento: sax solo Collana: Delangle Claude Supporto: Partitura Stile/Genere: classico Data di pubblicazione: giugno-93
Numero di pagine: 40
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